Sono d’accordo

 

Caro Mario Ambel,

sono d’accordo con te ...

- sono d'accordo con ciò che hai scritto e con la tensione\passione\preoccupazione\ tristezza che affiora tra le righe;

- sono molto d'accordo sul principio di responsabilità che è l'unico che possa far sentire protagonisti  docenti e allievi ma su altro versante, uomini e donne di sinistra che avrebbero dovuto, ma non hanno saputo, prendersi cura del paese con studio e lungimiranza;

- sono molto d'accordo che ci dobbiamo prendere  le nostre responsabilità per non avere capito che il precariato, il lavoro saltuario o il ricatto del lavoro a più ore voleva dire che nel paese, nel mondo occidentale, non ci potrà essere  una grande forza generatrice e propulsiva ma anche difensiva, che non avrebbe lasciato calpestare valori e desideri umani, e\o politici.

 

Il disagio fortissimo che  vivono e provano le generazioni di giovani tra i 30 e 40 anni,  nel  non aver futuro e progetto ( se non per pochi) non consente, infatti, nemmeno la progettazione e la circolazione di idee e proposte  di innovazione e di sperimentazione  sociale e culturale, impoverendo se stessi e il paese.

 

- Sono molto d'accordo con te che se queste sono le posizioni di "un maestro di strada" che più e meglio di altri dovrebbe dirci che la sofferenza, la  provenienze da classi sociali più disagiate (ecc)  dovrebbero essere accolte e trasformate dalla scuola, allora non si può che essere frastornati e amareggiati.

 

Stiamo assistendo ad atteggiamenti repressivi e facili  che non risolvono i problemi dell'alcolismo, delle morti sulle strade, dell'analfabetismo, degli abbandoni scolastici, ma ci sentiamo impotenti.  

- Sono d'accordo con te e mi chiedo che cosa stiamo ancora programmando, discutendo...

- sono d'accordo con te su ciò che così chiaramente hai denunciato e mi chiedo se, anche questa volta,  non  posso (o non si possa dire in tanti) ufficialmente dichiarare che sono, siamo, d'accordo.

 

Nuccia Maldera, 20 luglio 2009