Commento alla prova comune di italiano
all’Esame di Stato della scuola secondaria di 1° grado
di mario
ambel
giugno/luglio 2008 -
working now
La stesura
di questo commento è in corso:
verrà via via pubblicato in
pagine riservato e poi reso pubblico
quando sarà completo
Analisi delle singole domande
Per ciascuna domanda, si riporta il quesito proposto; su fondo
grigio la porzione di testo cui bisogna ricorrere per rispondere; la risposta
corretta, l’ “ambito di valutazione” e i criteri di
misurazione e, infine, un breve commento che include il livello di comprensione
e la tipologia di quesito utilizzati per classificare gli item
delle prove di comprensione del testo.
A1.
La volpe, mentre aspetta paziente, che cosa pensa del riccio?
A. Si
comporta in modo maldestro.
B. È un
animale molto stupido.
C. Si
comporta in modo provocatorio.
D. È un
animale molto cauto.
Che
animale prudente, che animale compunto, pensa la volpe.
A1 |
Comprensione locale e globale del testo
|
D |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
Al di là della sinonimia fra “cauto” (nella domanda) e “prudente” (nel testo) è
l’intera prima parte del brano a suggerire la risposta D; scegliere una delle
altre risposte è certamente un grave esempio di fraintendimento globale
·
Buona
domanda, di comprensione letterale attraverso
la scelta fra parafrasi date
A2. Nelle prime 5 righe del testo, quali sono le azioni che fanno
meglio capire la furbizia della volpe?
Individuane almeno due e trascrivile di seguito.
…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
Mimì la volpe dal pelo rosso si è appostata dietro un
cespuglio di more. Ha sentito un lieve tramestìo
sottoterra, poi anche quel rumore è cessato. La sua preda deve
avere intuito il pericolo, qualcosa deve averla insospettita. Mimì la volpe si mimetizza, si finge morta e aspetta. Nemmeno respira. Sa che la sua preda appena si sentirà
sicura verrà fuori dal nascondiglio e bisogna
lasciarle tutto il tempo che le occorre per muoversi.
A2 |
Comprensione locale e globale del testo
|
si mimetizza, si finge
morta, aspetta, nemmeno respira |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: trascrizione delle due azioni corrette 2 punti: trascrizione di più di due azioni corrette |
2 |
La domanda, in parte inferenziale,
chiede di individuare le “azioni” che “fanno capire la furbizia” della volpe;
si esclude così che possano essere indicato ciò che la volpe “sa” e in parte
anche generalizzazioni del tipo “si nasconde e aspetta che il riccio si senta
sicuro”, da non escludere e di non facile valutazione (ma è il bello delle
domande aperte!)
·
La
domanda è buona, di comprensione in parte inferenziale
attraverso il riconoscimento e
la trascrizione di parti di
testo. Lascia qualche dubbio assegnare un solo punto a chi indica due
azioni e due a chi ne indica di più: la consegna “individuane almeno due e trascrivile” è ambigua e non
legittima che il punteggio pieno sia attribuito a chi ne mette più di due.
A3. Nell’espressione “bisogna lasciarle tutto il
tempo” (riga 5) a quale parola del testo si riferisce il pronome le?
Trascrivila di seguito.
…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
Sa che la
sua preda appena si sentirà sicura verrà fuori dal
nascondiglio e bisogna lasciarle tutto il tempo che le occorre per muoversi.
A3 |
Morfologia e sintassi |
preda (accettabile anche riccio) |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
La domanda può essere considerata un esempio di comprensione
(decodificazione) dei legami morfosintattici interni
alla frase o di
“riflessione sulla lingua”, soprattutto se si lavorasse sulla doppia possibile
attribuzione: morfologica (preda) o
di senso (riccio).
·
La
domanda è fattibile, di decodificazione della superficie del
testo attraverso il riconoscimento e la trascrizione di parti di
testo: si tratta di disambiguare una
corrispondenza fra un …. anaforico
e il suo riferimento interno al testo; in tal senso è una domanda un po’
sottodimensionata alla fine della terza media (sup. di 1° grado)
·
Molti
dubbi sull’opportunità di accettare – a punteggio pieno – la risposta riccio:
se si vuole lavorare sulle corrispondenze morfologiche, allora quel pronome è
femminile e si riferisce a preda,
anzi a alla preda (!) e non a riccio, parola che compare solo nel titolo e poi
al rigo 12. Se di richiamo anaforico
si tratta, allora vale solo preda.
·
Però
è bene precisare che non si tratta (su questo bisogna essere chiari, viste le
ostinate confusioni al riguardo, anche in contesti
autorevoli) di una domanda che verifica conoscenze di morfologia e sintassi, né
tanto meno di una domanda che dimostra che per stabilire quel collegamento è
necessario sapere che cos’è un pronome, o che le è un pronome o riconoscere la funzione dei pronomi dentro le
frasi. Il problema è delicato e centrale nella valutazione
complessiva della prova Invalsi. Ne parliamo a parte: qui basti sottolineare l’evidenza dell’esempio di presunto (o
quantomeno amplificato) rapporto di consequenzialità fra conoscenza
metalinguistica e comprensione.
A4. Perché il riccio quando esce dalla tana si guarda intorno circospetto (riga 8)?
A. Ha
paura della luce del giorno.
B. Tende
un tranello alla volpe.
C. Teme i
pericoli all’esterno.
D. È
appena uscito dal letargo.
Dopo una lunga
paziente attesa appare all’imboccatura della tana un riccio. Deve attraversare
uno spazio brevissimo per infilarsi in un altro cunicolo buio più avanti ma si guarda intorno circospetto, esamina il terreno,
si ritrae di nuovo nella tana, riemerge esitando. Che animale
prudente, che animale compunto, pensa la volpe. Razza nostrana di
roditori da sottobosco che non amano camminare allo scoperto.
A4 |
Comprensione locale e globale del testo
|
C |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
La domanda richiede di collegare la generalizzazione
proposta dal quesito (“teme i pericoli all’esterno”) con i dati forniti dal
testo prima e in parte dopo la citazione che la domanda trae dal: “si guarda intorno circospetto”
·
La
domanda è buona, di comprensione inferenziale e integrativa attraverso la scelta fra risposte date; i distrattori
- palesemente sbagliati – la rendono persino un po’ inadeguata al livello
scolastico oppure scelta per verificare i livelli più generalizzabili di
comprensione.
A5.
Che riflessioni fa la volpe dopo il primo tentativo di
catturare il riccio?
A. È decisamente
meglio cambiare tattica.
B. Il comportamento del
riccio era molto prevedibile.
C. Ci sono forti dubbi
sulla riuscita dell’impresa.
D. È meglio lasciar perdere vista la reazione del riccio.
Mimì la
volpe fa un bel balzo e zac! Ma
il riccio in un attimo si è trasformato in una palla spinosa. La volpe lancia
un urlo di sorpresa e di dolore e con la bocca sanguinante si allontana.
Che
strano animale! - pensa la volpe senza darsi per vinta. Deve avere una carne
prelibata se la natura gliela protegge così bene. Sarà molto meglio della carne
di una talpa o di quella di un uccello. Come mi piacerebbe assaggiarla per
sapere che sapore ha!
E fiduciosa delle proprie risorse Mimì la
volpe dal pelo rosso escogita e mette in atto mille artifici, trucchi,
espedienti, uno più ingegnoso e sottile dell’altro, per catturare il riccio e
divorarlo.
A5 |
Comprensione locale e globale del testo
|
A |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
Anche in questo caso, la domanda chiede di collegare la
generalizzazione proposta dal quesito (“è decisamente
meglio cambiare tattica”) con i dati forniti dal testo. L’attribuzione è meno
lineare perché le riflessioni che la volpe fa
riguardano, in prima istanza, la presumibile appetibilità del riccio; la
risposta esatta è il risultato di un ragionamento inferenziale
su quanto detto dopo.
·
Anche
se la risposta riguarda porzioni più ampie di testo, la domanda è legittima, di
comprensione in parte inferenziale e integrativa attraverso la scelta fra risposte date; decisamente più ardua rispetto alla precedente, potrebbe
fornire interessanti comparazioni degli esiti
A6. Se dovessi inserire una parola per collegare le due frasi
seguenti : “Ma il riccio in un attimo si è trasformato
in una palla spinosa “ e “La volpe lancia un urlo di sorpresa..” (righe 15-16), quale metteresti?
A. Infatti.
B. Ed ecco che.
C. Per di
più.
D. Invece.
Mimì la volpe fa un bel balzo e zac!
Ma il riccio in un attimo si è trasformato in una
palla spinosa. La volpe lancia un urlo di sorpresa e di dolore e con la bocca
sanguinante si allontana.
A6 |
Organizzazione logica entro e oltre la frase |
B |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
Difficile condividere la ratio di questa domanda.
L’intenzione pare quella di verificare se il lettore coglie relazioni logiche
fra (il contenuto di) due frasi attraverso l’inserimento di un connettivo interfrastico. C’è in effetti una
correlazione indiretta di causa/effetto fra i due eventi, che però non verrebbe
per nulla esplicitata da “Ed ecco che”, che stabilisce un semplice nesso di consecutività sostanzialmente pleonastico. Se la domanda
vuol rilevare la comprensione di nessi logici è
sbagliata, se vuol suggerire forme di riscrittura è
inutile e – in questo caso - incita alla ridondanza.
·
Domanda
inutile, di comprensione minimamente inferenziale attraverso
scelta fra risposte date, che rischia anche di non rendere bene il senso del
testo.
A7. Nella frase: “Deve avere una carne prelibata...” (riga 18) da quale espressione
può essere sostituito il verbo deve?
A. È
necessario che abbia.
B. È
obbligatorio che abbia.
C. È
eventualmente possibile che abbia.
D. È molto
probabile che abbia.
A7 |
Comprensione locale e globale del testo
|
D |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
Deve avere una carne prelibata se la natura gliela protegge così bene.
Sarà molto meglio della carne di una talpa o di quella di un uccello. Come mi
piacerebbe assaggiarla per sapere che sapore ha!
A parte che se proprio si vuol sostituire
qualcosa con le espressioni proposte, bisognerebbe sostituire deve avere e non solo deve, questa domanda chiede di disambiguare il significato del verbo dovere in quella
frase il cui senso, ironico, è che se la natura la protegge così accuratamente,
vuol dire che
quella carne sarà certamente buona, dovrà essere certamente buona, è
molto probabile che lo sia… E allora, è sensato, è opportuno chiedere di
sciogliere quell’ambiguità stilistica con proposte
altrettanto scivolose? È … molto probabile che la risposta più plausbile sia
Supponiamo , invece,
che si tratti di un invito alla riflessione metalinguistica sulla polivalenza e
spesso sui margini di ambiguità del verbo dovere (e spesso dei criteri di
legittimazione dei doveri reali), forse avrebbe senso, in classe, confrontare
quel deve, con questi due (riga.2)
La
sua preda deve avere intuito il pericolo, qualcosa deve
averla insospettita.
Risposta D?
E con ques’altro
(riga 6/7):
Deve
attraversare uno spazio brevissimo per infilarsi in un altro cunicolo buio più avanti ma si guarda intorno circospetto, esamina il terreno,
si ritrae di nuovo nella tana, riemerge esitando.
Risposta A , Risposta B, Risposta D?
È
probabile che per osservare e verificare le diverse valenze del verbo dovere sia opportuno scegliere altri
esempi. E poi questa è una verifica, non un’attività.
·
Domanda
da evitare, di comprensione minimamente inferenziale
attraverso scelta fra risposte date, che non risolve anzi
appesantisce l’ambiguità del testo.
A8. Quale tra i seguenti
aggettivi può sostituire sottile (riga 22) nel significato che ha nel
testo detto di artifici, trucchi ed espedienti?
A.
Originale.
B.
Efficace
C. Astuto.
D. Intraprendente.
A8 |
Lessico |
C |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
E
fiduciosa delle proprie risorse Mimì la volpe dal
pelo rosso escogita e mette in atto mille artifici, trucchi, espedienti, uno
più ingegnoso e sottile dell’altro, per catturare il riccio e divorarlo.
La
domanda chiede – opportunamente - di spiegare il significato contestuale
di un aggettivo, ma come spesso avviene quando si ha a che fare con la dimensione polisemia del linguaggio, è
bene non scommettere su risposte univalenti e
obbligate. Questo è il classico caso di domanda utile se aperta e molto
limitativa se chiusa: perché i mille artifici e trucchi non potrebbero essere
uno più originale dell’altro?
La
domanda è dichiarata di competenza lessicale: nella comprensione, ovvero in contesto, la competenza lessicale è sempre
attività di decodificazione e comprensione letterale o inferenziale.
Come
per la competenza grammaticale vale la biderezionalità
del processo, ma come spesso accade è l’uso testuale a contribuire
all’incremento del lessico di quanto non sia la competenza lessicale a disambiguare il testo. Qui la cosa è evidente: trattandosi
di un uso metaforico non è certo la conoscenza del significato di sottile a chiarire all’allievo il senso
del testo, se mai è il testo ad arricchire la gamma di significati di sottile .
Inoltre
la formulazione della domanda è ancora una volta è imprecisa dal punto di vista
morfologico (sottile è nella frase singolare anche se l’attribuzione di senso è in effetti a
quei concetti tutti plurali), cosa del tutto naturale, ma che infastidisce in
una prova (complessiva) così ostinatamente squilibrata verso le componenti
grammaticali!
·
Domanda
di comprensione letterale/decodificazione, che sarebbe utile e opportuna se
realizzata attraverso la stesura autonoma e libera di parafrasi del
significato, ma diviene inutilmente restrittiva se fatta attraverso scelta fra risposte date.
A9. Nella frase “Eppure ogni
volta il riccio si appallottola…” (riga 24) quale termine corrisponde al
significato di eppure e può sostituirlo?
A. Dunque.
B. Ma.
C. Ebbene.
D. Poi.
A9 |
Organizzazione logica entro e oltre la frase |
B |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
Ancora una sostituzione
di connettivo logico, al confine fra comprensione e osservazione della valenza
di particolari forme linguistiche. Tra l’altro la citazione – parziale – del
testo non deve suggerire all’allievo-lettore l’inutilità di tornare al testo
nella sua ampiezza, tanto più che qui si tratta di spiegare la valenza di un
nesso coesivo fra capoversi:
E
fiduciosa delle proprie risorse Mimì la volpe dal pelo
rosso escogita e mette in atto mille artifici, trucchi, espedienti, uno più
ingegnoso e sottile dell’altro, per catturare il riccio e divorarlo.
Eppure
ogni volta il riccio si appallottola e così appallottolato risulta
imprendibile.
La
domanda è legittima: il valore avversativo del ma mette in giusto rapporto gli
sforzi della volpe con la reazione del riccio; anche questa poteva essere
aperta.
·
Domanda
opportuna, di comprensione letterale/decodificazione dei nessi logici
all’interno della frase, realizzata attraverso la scelta fra risposte date, ma
potrebbe essere realizzata attraverso la stesura autonoma della risposta.
A10. Come si può rendere con altre parole
l’espressione “così appallottolato” (riga 24)?
A. Dato che si è appallottolato come si era detto.
B. Nonostante si sia appallottolato in modo particolare.
C. Nel caso in cui si sia appallottolato come si era detto.
D. Tanto più che si è appallottolato in modo particolare.
A10 |
Comprensione locale e globale del testo
|
A |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
Eppure
ogni volta il riccio si appallottola e così appallottolato risulta
imprendibile.
La prova continua a trascurare fatti rilevanti per insistere
su elementi intuitivi e marginali. La domanda chiede
di spiegare il significato contestuale di così appallottolato e in particolare di
dire se così fa riferimento a quanto detto sopra. La risposta è intuitiva; è
molto più complicato sbrogliarsi fra le alternative
poste dalla risposta che nel senso del testo: è un caso tipico di fatica
inutile che la domanda sovrappone al testo, complicandolo.
·
Domanda
inutile, di comprensione letterale attraverso scelta fra parafrasi date, che
rischia di essere più complicata del testo
A11. Quali parole del racconto fanno capire come la volpe si giustifica per non riuscire a catturare il riccio?
Ricercale nel testo e trascrivile di seguito.
…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
A11 |
Comprensione locale e globale del testo
|
(Dopotutto) un riccio non vale
tanto spreco di trovate [prima parte] / e neppure tanta ostinazione [seconda
parte] |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: trascrizione di una sola delle due parti 2 punti: trascrizione di entrambe le
parti |
2 |
Dopotutto un riccio non vale tanto spreco di trovate e neppure tanta ostinazione, dice a se stessa la volpe per consolarsi.
La domanda chiede di individuare una parte di
testo corrispondente a una parafrasi del senso; tipica
domanda si comprensione locale. L’unico rischio è che si possa rispondere anche
senza aver capito che cosa significano “spreco di trovate” e “tanta
ostinazione”: qui forse sarebbe stato opportuno verificare l’effettiva
comprensione di che cosa significhino queste due espressioni.
Il punteggio doppio si giustifica con la natura
della risposta
·
Domanda legittima, ma da formulare meglio, di comprensione
letterale attraverso il riconoscimento e la trascrizione di parti del testo.
A12. Come sostituiresti il
termine “dopotutto” all’inizio della riga 25?
A. Dopo tutto questo tempo.
B. Dopo tutti questi sforzi.
C. Tutto considerato.
D. Malgrado tutto.
A12 |
Comprensione locale e globale del testo
|
C |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: risposta corretta |
1 |
Dopotutto un riccio
non vale tanto spreco di trovate e neppure tanta ostinazione, dice a se stessa
la volpe per consolarsi
Anche in questo caso la domanda chiede di
verbalizzare la comprensione, intuitiva, del rapporto che intercorre fra gli
sforzi fatti e la dichiarazione di rinuncia da parte della volpe. Può essere importante
escludere le valenze solo temporali (risposte A e B),
ma le domande continuano a non affrontare la seconda parte della frase che
contiene le difficoltà più rilevanti.
·
Domanda
ridondante, di decodificazione attraverso la scelta fra risposte date.
A13. Come cambia il giudizio
della volpe sul riccio nel corso della vicenda? Individua e trascrivi,
nell’ordine, almeno due aggettivi che indicano tale cambiamento.
…………………………………………………………………………………………......…………………………………………………………………………………………......…………………………………………………………………………………………......
…………………………………………………………………………………………......
A13 |
Comprensione locale e globale del testo
|
prudente, compunto, strano,
ottuso (accettabili
anche circospetto, goffo, lento, impacciato) |
0 punti: risposta errata o mancante 1 punto: trascrizione di due aggettivi corretti 2 punti: trascrizione di più di due aggettivi |
2 |
Deve attraversare uno spazio brevissimo per infilarsi
in un altro cunicolo buio più avanti ma si guarda
intorno circospetto, esamina il terreno, si ritrae di nuovo nella tana,
riemerge esitando. […] Che animale prudente, che
animale compunto, pensa la volpe. […] Sembra appena
uscito dal letargo, è goffo, lento, impacciato. […]
Che strano animale! - pensa la volpe senza darsi per
vinta. Deve avere una carne prelibata se la natura gliela protegge così bene.
[…]
E stanca degli
innumerevoli, inutili stratagemmi che si concludono
sempre allo stesso modo, decide di lasciarlo perdere, quell’ottuso
animale.
Verrebbe da dire, finalmente una domanda di comprensione globale, che spazia sull’intero testo e invita ad uscire
dagli spazi angusti della frase o delle relazioni transfrastiche.
Appare interessante la scelta di fissare l’attenzione sugli aggettivi come
espressione sintetica del giudizio della volpe.
La domanda però, proprio perché si occupa della sostanza vera
del testo e non solo delle sue componenti di superficie,
pone due ordini di problemi. Il primo, più facilmente risolvibile è che il
giudizio della volpe è articolato in tre momenti e non in due
: l’osservazione della prudenza e della goffaggine; la verifica delle
strane tecniche di difesa; la rinuncia. La seconda, più complessa, è decidere a
chi appartenga il punto di vista da cui emergono i
giudizi sul riccio: la volpe o l’autore? Non è possibile fare di questo aspetto un oggetto di verifica della comprensione
(anche se in un testo di questo genere è fondamentale provare, in sede di
analisi, a porre il problema. Resta il fatto però che forse varrebbe la pena di
personalizzare in modo meno marcato il giudizio sul riccio. Ad esempio: Come cambia il giudizio della volpe sul riccio
nel corso della vicenda?
·
La
domanda è buona, di comprensione globale, ricostruttiva attraverso
il riconoscimento e la trascrizione
di parti di testo.
·
Valgono
le riserve sul punteggio esposte per la domanda 2: lascia qualche dubbio
assegnare un solo punto a chi indica due aggettivi e due
a chi ne indica di più; la consegna “almeno” non legittima che il punteggio
pieno sia attribuito a chi ne mette più di due. Piuttosto andava tenuto in
giusta considerazione chi li metteva in ordine e forse almeno
tre.
A14.
Tenendo conto di tutta la storia, come si può definire la volpe?
A. Coraggiosa e poco cosciente dei
pericoli.
B. Aggressiva e ostinata.
C. Ingegnosa e poco
sincera con se stessa.
D. Audace e intraprendente.
A14
|
Comprensione
locale e globale del testo |
C |
0
punti: risposta errata o mancante 1
punto: risposta corretta |
1 |
Una seconda, opportuna domanda di comprensione globale e di tipo interpretativo sulle caratteristiche del
personaggio principale della storia desunte dall’intera vicenda. Scegliere fra
le risposte implica una buona competenza lessicale: qui sì che la domanda
verifica la conoscenza lessicale, del quesito però più che del testo.
·
La
domanda è buona, di comprensione globale, ricostruttiva attraverso
la scelta fra riposte date.
·
Anche
questa, in un contesto diverso, sarebbe una buona
domanda da fare aperta, ma le risposte spazierebbero ovviamente su aree
semantiche meno facilmente controllabili anche se più autentiche; si tratta di
decidere cosa si vuole: se fare verifiche stereotipate e poco significative o
verifiche meno controllabili ma più ricche di indicazioni. Si pensi quanto
potrebbero crescere insieme l’Invalsi, i docenti e gli
allievi imparando a leggere e interpretare risposte a domande come queste!
A15. Quale delle seguenti affermazioni meglio
sintetizza il contenuto del testo?
A. Tutto è bene
quello che finisce bene.
B. A furia di
insistere si ottiene quel che si vuole.
C. Per avere la
pancia piena bisogna ingegnarsi.
D. La sola
prudenza vale più di mille astuzie.
A15 |
Comprensione
locale e globale del testo |
D |
0
punti: risposta errata o mancante 1
punto: risposta corretta |
1 |
Pertinente, in un testo
come questo, una domanda interpretativa sulla… morale della storia; opportuno
che sia espressa con un modo di dire, un motto proverbiale. Qualche dubbio sulle
formulazioni proposte (ma non era facile): certamente e opportunamente
sbagliate
·
La
domanda è opportuna, di comprensione globale, ricostruttiva attraverso la scelta fra riposte date.
Tabella di
comparazione delle domande
LIVELLI
DI DIFFICOLTÀ E TIPOLOGIA DEGLI ITEM NELLE PROVE SEMISTRUTTURATE DI
VERIFICA DELLA COMPRENSIONE |
a. Riconoscimento o trascrizione letterale di parti di testo |
b. Riconoscimento o scelta fra parafrasi o risposte date |
c. Stesura o completamento di risposte sotto forma di parafrasi |
d. Stesura di sintesi o di rappresentazioni globali o parziali |
e. Stesura di parafrasi interpretative e commenti |
A. Decodificazione |
A3 |
A8 A9 A12 |
|
|
|
B. Comprensione letterale |
A11 |
A1 A10 |
|
|
|
C. Comprensione inferenziale e integrativa |
A2 |
A4 A5 A6 A7 |
|
|
|
D. Comprensione ricostruttiva e interpretativa |
A13 |
A14 A15 |
|
|
|
E. Comprensione analitica e valutativa |
|
|
|
|
|
In verde le domande che – singolarmente
prese- appaiono pertinenti e utili; in blu quelle plausibili ma con qualche problema di
formulazione; in rosso quelle da evitare.