
Fare una rete ...
una rete per fare
Progetto di
Formazione e Ricerca in rete |
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Matematica |
Di Tomasso |
infanzia |
primaria |
secondaria I° grado |
lavoro di gruppo |
discussione guidata |
Fase I titolo |
”MISURIAMO LE CASE COSTRUITE INSIEME”
-“Quanto sono alte le torri del castello?” |
Punti di
forza/debolezza |
- lavoro in piccoli gruppi
-tempi adeguati e sufficientemente lunghi
-esperienza pratica come ambiente di apprendimento
-insegnante come facilitatore prima dell’esperienza e
come mediatore durante |
- tentazione di lasciarsi prendere dalla
fretta di terminare l’attività, non rispettando i tempi
dei bambini |
Fase II fattore di miglioramento |
Nell’attività precedente, i bambini
avevano messo a confronto diverse costruzioni; in questa
attività, l’attenzione è rivolta a due torri di un unico
castello e il “compito” è proprio quello di misurare -
Dopo aver presentato l’attività, è l’insegnante che
individua i ruoli e aiuta i bambini a decidere quale
ricoprire |
Coinvolgimento allievi |
aspetti relazionali e comportamentali:
....Mi aspetto di favorire una relazione e una
collaborazione tra i bambini più ordinata e funzionale |
Coinvolgimento docente |
nella conduzione dell'attività: …Le fasi
del lavoro di conduzione dell’attività:
-1 presentazione del problema; -2 conversazione
finalizzata alla proposta di ipotesi di soluzione;
- 3 individuazione dei ruoli e relativi compiti;- 4
osservazione durante lo svolgimento dell’attività vera e
propria. |
Dal Diario di bordo |
Nella prima sperimentazione, avevo notato
una notevole difficoltà da parte dei bambini di 4anni ad
organizzarsi all’ interno del piccolo gruppo e a
mettersi d’accordo sul da farsi. Avevo dovuto
intervenire spesso per mediare [...] Così, questa
volta ho pensato di aiutarli io a dividersi i compiti
prima di iniziare l’attività e, in effetti la
partecipazione è stata più serena e proficua. In
questo modo, i bambini hanno partecipato in modo più
attivo, più motivato e sicuramente più sereno, riuscendo
a portare a termine l’attività in modo più autonomo. |
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Tabbone |
infanzia |
primaria |
secondaria I° grado |
lavoro di gruppo |
discussione guidata |
Fase I titolo |
CHI è IL Più ALTO? |
Punti di
forza/debolezza |
- Creare l’attesa dell’attività
- Cooperazione fra i bambini
- Divertirsi facendo |
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Fase II fattore di miglioramento |
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Coinvolgimento allievi |
è orientato agli allievi e riguarda
aspetti cognitivi e conoscitivi:
viene variata l’unità di misura usata: non più un pezzo
di lego ma il metro per far capire l’importanza del
metro per avere misure esatte |
Coinvolgimento docente |
: nella conduzione dell’attività: il
docente è quasi un osservatore e si limita a scrivere i
numeri delle misure |
Dal Diario di bordo |
I bambini hanno capito l’importanza del
metro per avere misure esatte. Poi si divertono a
misurare ogni cosa in sezione: i tavoli, le sedie, il
tappeto e si SENTONO GRANDI. |
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Milanese |
infanzia |
primaria |
secondaria I° grado |
lavoro di gruppo |
discussione guidata |
Fase I titolo |
"dei numeri" -"Tanti metri per misurare" |
Punti di
forza/debolezza |
La metodologia utilizzata si
è rivelata efficace: la situazione stimolo coinvolgente,
l'effetto sorpresa ha creato curiosità ed aspettative,
portando i bambini a formulare ipotesi.
La strategia della conta ha dato un ordine al
susseguirsi dei vari incarichi, frenando in parte la
loro "voglia di voler fare".
La disposizione dei bambini nel momento del cerchio,
seduti a gambe incrociate, utile per essere tutti alla
stessa altezza e guardarci negli occhi.
Il gioco come momento privilegiato di apprendimento: i
commenti e le scoperte più significative, quelli che
stimolavano i "loro ragionamenti" nascevano dalle
azioni.
Il gioco proposto ha motivato i bambini a confrontare e
ordinare delle grandezze. |
L'aula di piccole
dimensioni.
Il numero elevato di bambini, anche se già ridotto in
quanto si trattava di gruppi-laboratorio (i bambini
delle tre sezioni sono suddivisi in quattro
gruppi-laboratorio).
Il tempo ridotto per riuscire a scrivere tutte le parole
sui disegni dei bambini.
Il tappeto con i numeri che, se da un lato ha fatto
intuire la tipologia del nuovo laboratorio, dall'altro
ha costituito elemento di distrazione (i bambini quando
erano seduti in cerchio tendevano a togliere i numeri, a
staccare e poi riattaccare i pezzi del puzzle-tappeto).
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Fase II fattore di miglioramento |
Nell'attività oggetto di questa documentazione, i
bambini andranno a realizzare diversi tipi di "metro". |
Coinvolgimento allievi |
aspetti relazionali e
comportamentali:
ho deciso di proporre l'attività attraverso un lavoro a
piccolo gruppo per permettere ai bambini di lavorare
tutti contemporaneamente, valorizzando le capacità di
ognuno, evitando quei tempi di attesa che erano stati
motivo di riflessione mia personale nella precedente
attività documentata e che mi ha portato ad evidenziarli
come comportamenti da evitare |
Coinvolgimento docente |
nella preparazione del materiale: prima
dell'apertura del laboratorio preparo tanti contenitori
di plastica trasparente con all'interno diversi oggetti,
tutti in numero superiore al 10, utili per realizzare i
"metri"; ecc..
nella conduzione dell'attività: essendoci 16 bambini
presenti, ho formato 4 gruppi utilizzando, come
suggerito da un bambino, la strategia della "conta"
perchè "nel laboratorio dei numeri si fa sempre
così", in risposta alla proposta di due bambine che
avevano chiesto di poter stare insieme nello stesso
gruppo
Dal momento che avrei voluto formare quattro gruppi tra
di loro omogenei, in cui fosse presente in tutti e
quattro un leader, ho pilotato la conta, iniziando a
contare a volte da destra, altre da sinistra, a volte
rallentandone la recita, a volte accelerandola, in modo
da scegliere i primi quattro leader, uno per ogni
gruppo. Con la stessa strategia ho individuato gli altri
componenti del gruppo. |
Dal Diario di bordo |
Ho osservato che la mia
scelta di formare i gruppi in modo non del tutto
casuale, è stata positivamente confermata: il lavoro
scorreva meglio se tra i componenti il gruppo c'era un
maggior legame affettivo, anche l'empatia ha avuto il
suo ruolo.
Non sono quasi mai intervenuta, l'atmosfera era serena,
di grande operosità ed impegno:
[...]
Anch'io sono stata bene, e mi sono divertita insieme con
loro. |
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Torti |
infanzia |
primaria |
secondaria I° grado |
lavoro a coppie |
discussione guidata |
Fase I titolo |
Quanto è alto/a…. |
Punti di
forza/debolezza |
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Fase II fattore di miglioramento |
Nella sperimentazione precedente la
criticità individuata è stata nella formazione dei
gruppi che peraltro sono stati fatti in maniera casuale.
Era evidente lo squilibrio tra bambini più esuberanti e
propositivi a discapito di quelli più timidi ed
insicuri.
Questa volta mi sono proposta di circoscrivere
l’obiettivo e cercare di migliorare la partecipazione
della sezione proponendo un’attività diversa, ma
soprattutto cambiando i criteri di formazione dei
gruppi.
Innanzitutto i gruppi si sono trasformati in coppie. La
consegna era di scegliere un compagno/a col quale
pensavano di poter lavorare bene. |
Coinvolgimento allievi |
Questo cambiamento introdotto è orientato
al miglioramento degli aspetti
relazionali,comportamentali,ma soprattutto conoscitivi
degli alunni e allo stesso tempo coinvolge il docente
nella conduzione dell’attività (che verrà cambiata in
itinere!!) e nella modalità di valutazione e
restituzione con gli alunni. |
Coinvolgimento docente |
Dal Diario di bordo |
[...] Da protagonista della
sperimentazione sono diventata semplice osservatore e
noto che i b. hanno meno freni inibitori, si confrontano
non hanno paura a sperimentare, a dire quello che
pensano , a mettersi in gioco.
La cosa mi fa molto riflettere!
[...]
Il cambiamento nella modalità di scelta del gruppo è
stato certamente positivo.
Tutti i bambini sono stati protagonisti nell’attività.
L’ aver lasciato loro campo libero ed essermi tolta
dalla sperimentazione li ha tranquillizzati ed hanno
avuto la possibilità di provare a mettersi in gioco
senza aver paura di deludere le aspettative della
maestra ! |
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Bigurra |
infanzia |
primaria -I |
secondaria I° grado |
lavoro di gruppo |
discussione guidata |
Fase I titolo |
prime esperienze di misurazione |
Punti di
forza/debolezza |
Lavoro accuratamente preparato nella
scansione dei tempi, delle azioni e nei materiali
formazione di gruppi funzionali all'interscambio e alla
collaborazione efficace |
Tempo rigido per la realizzazione
mancanza di compresenza con altro docente per il
supporto ai diversi gruppi
|
Fase II fattore di miglioramento |
Condivisione nei criteri di formazione
dei gruppi con le colleghe della classe, che permette di
aumentare la numerosità dei membri del gruppo stesso
(passando ad un gruppo di quattro componenti) |
Coinvolgimento allievi |
l'aggiunta di un ulteriore componente al
gruppo fa sì che le dinamiche interne mutino a favore di
una migliore comprensione delle consegne ed efficacia
nello svolgimento dell'attività |
Coinvolgimento docente |
nella conduzione dell'attività: il numero
minore di gruppi formati permette al docente di avere
più tempo per osservare il lavoro e le dinamiche dei
gruppi stessi, ma contemporaneamente i gruppi più
numerosi richiedono al docente una maggiore attenzione
alla gestione delle dinamiche interne relazionali |
Dal Diario di bordo |
In generale, i gruppi da quattro
componenti hanno lavorato meglio di quelli da cinque,
dove il livello di attenzione e partecipazione è stato
inferiore.
[...] Pochi sono stati gli alunni che hanno effettuato
misurazioni precise, risultando alcuni, o troppo bassi
rispetto al nastro, o esageratamente alti. Perciò è
stato necessario fare una seconda misurazione più
accurata.
In generale il livello di attenzione e di partecipazione
è stato inferiore, così come in classe, dove
l'approssimarsi del termine dell'anno scolastico rende
il lavoro più difficoltoso e dispersivo.
Durante il momento di feedback, tutti gli alunni hanno
detto di aver lavorato bene e una bambina ha tenuto a
precisare che per misurare, uno di loro doveva tenere il
nastro in alto, uno in basso, e uno tagliare. |
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De Francisci |
infanzia |
primaria -I |
secondaria I° grado |
lavoro a coppie |
discussione guidata |
Fase I titolo |
BANCHI
UGUALI, DISEGNI UGUALI!
La metà numerica |
Punti di
forza/debolezza |
- Maggiore attenzione/entusiasmo nello
svolgimento
- L’attività è piaciuta a tutti
- Quasi tutti hanno scritto di aver imparato “a
misurare” |
- L’attività richiede più tempo rispetto
alla
‘tradizionale’ ergo si dovrebbe rimodulare il
programma di matematica!!
- E’ più difficile avere la situazione “sotto
controllo” (24 alunni in corridoio-atrio) |
Fase II fattore di miglioramento |
In questa attività ho cercato un maggiore
scambio di ruolo nella coppia (o gruppo di lavoro) per
evitare il rischio di predominanza/parassitismo. Il
fulcro dell'attività è quello di arrivare alla
suddivisione di un insieme di oggetti tramite la
distribuzione dei medesimi nei due sottoinsiemi. |
Coinvolgimento allievi |
aspetti relazionali e comportamentali:
lo scambio di ruoli (ruoli maggiormente differenziati)
fa sì che tutti i componenti del gruppo abbiano un
momento loro dedicato per poter effettuare il proprio
esperimento pratico e poter trovare una propria
strategia di soluzione.
aspetti cognitivi e conoscitivi: il concetto di
divisione in 2 parti uguali fra loro è già presente
nella maggior parte degli alunni, ma ha molto
dell'intuitivo, dell'apparente. Con questa attività si
cerca una strategia di tipo pratico che permetta la
divisione in parti uguali e che porti poi ad una
procedura anticipatrice del calcolo della divisione |
Coinvolgimento docente |
nella preparazione del materiale:
vengono utilizzati i colori presenti negli astucci dei
bambini. In seconda sessione, se necessaria, saranno
usati bigliettini di carta, ma non oggetti troppo
'speciali' per evitare inferenze: dovrà essere
l'attività ad interessare gli alunni.
nella conduzione dell'attività: in questo
caso l'attività viene sorvegliata molto più
attentamente, cercando di “smontare” le ipotesi meno
corrette il più rapidamente possibile, per permettere la
sperimentazione di un maggior numero di soluzioni.
Alcune ipotesi verranno dichiarate ad alta voce per
permettere agli altri gruppi di riflettervi ed
eventualmente commentare. |
Dal Diario di bordo |
....
Riportiamo tutto su quaderno rappresentando il gioco con
un insieme di partenza in cui individuiamo sottoinsiemi
da 2 unità; per ogni sottoinsieme tracciato aggiungiamo
1 elemento in ognuno dei due “mucchietti” che alla fine
daranno la metà numerica del primo insieme.
Su 23 alunni, 21 riescono in maniera autonoma a dividere
i numeri 8, 14, 18. |
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Robutti |
infanzia |
primaria - I |
secondaria I° grado |
lavoro di gruppo |
discussione guidata |
Fase I titolo |
misura convenzionale nell'astuccio: il
righello |
Punti di
forza/debolezza |
- insegnamento reciproco
- sviluppo dell'esperienza per feed-back
reciproco(studente/docente)
-imparare facendo
- sviluppo di meccanismi di analogia |
- tempi lunghi di realizzazione
dell'esperienza
- difficoltà nel mantenere attenzione se i tempi di
ascolto si protraggono per permetterre a tutti di
parlare |
Fase II fattore di miglioramento |
:l'attività vuol essere uno stimolo a
trovare in se stessi la capacità di dare risposte
coerenti alla richiesta,riorganizzando le conoscenze e
le abilità acquisite grazie ai lavori cooperativi svolti
negli step precedenti. Il confronto delle proprie idee,
scoperte e soluzioni,portate nel gruppo classe, è presa
di coscienza di essere individui pensanti e comunicanti
in grado di apportare miglioramento e stimolo a tutti. |
Coinvolgimento allievi |
aspetti relazionali e
comportamentali:saper riordinare il proprio pensiero
e riuscire a comunicarlo a compagni ed insegnante
secondo semplici regole di comunicazione, secondo ordine
di presentazione e tempi ben definiti, per dare spazio a
tutti ....
aspetti cognitivi e conoscitivi: rendersi
conto che si "sanno molte cose" e che
dialogando,operando,discutendo con i compagni se ne
apprendono di nuove. Il compagno quindi fonte per
saperne di più.....
entrambi: più facile dialogare fra di loro dopo
l'attività individuale perchè "non si sono copiati (c'è
sempre il saputello che trascina i timidi),più facile il
rapporto "esclusivo" con l'insegnante chiamata in
qualità di fonte di termini precisi per esprimere al
meglio il proprio pensiero... |
Coinvolgimento docente |
. nella preparazione del materiale:insegnante
"memoria" dei lavori precedenti,preparazione percorso
dalla misura espressa con tutti i campioni arbitrari
messi in rapporto/confronto costanti per giungere a un
campione geometrico ....
nella conduzione dell'attività:presente,ma senza condurre in modo
direttivo lavoro e discussione. solo su richiesta , per
tirare le fila, per ordinare le idee della classe …
nelle modalità di restituzione e/o valutazione con gli alunni:il
grado di soddisfazione , di partecipazione,di riuscita
del lavoro è la miglior valutazione " per ognuno nel
gruppo" … |
Dal Diario di bordo |
Sono
rimasta colpita dal fatto che tutti si siano dati da
fare con il righello, lo abbiano osservato, misurato fra
di loro(il mio è uguale al tuo,lui l'ha più lungo) per
poi stabilire che quello da 15 dava la risposta più
corretta ed era anche la lunghezza della maggior parte
dei loro strumenti. Attività di questo tipo coinvolgono
molto l'oralità, non isolano alcuno e i "non
parlanti"stimolati dai bambini " mediatori"(gli amici
che ti vengono a cercare per fare il lavoro con te)
dicono,si esprimono, sorridono.
..."Un tronco o una pietra in equilibrio su una collina,benchè
temporaneamente statici, contengono una grande
potenzialità energetica. In movimento, quest' energia
può essere liberata in maniera esplosiva, e per
diventare efficace è sufficiente le si dia una
direzione..."
L'arte della guerra-sun tzu |
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Traverso |
infanzia |
primaria - III |
secondaria I° grado |
lavoro di gruppo |
problem solving |
Fase I titolo |
Un'esperienza di misurazione: quanto sarà
alta un'aula della scuola? Proviamo a fare una stima e a
misurare utilizzando strategie e strumenti diversi.
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Punti di
forza/debolezza |
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Fase II fattore di miglioramento |
nell'attività documentata in precedenza,
attraverso la discussione in classe, ho introdotto
l'argomento e raccolto le idee dei bambini sulla misura.
Ora propongo loro un'attività di problem solving:
utilizzando gli strumenti messi a loro disposizione
dovranno, accordandosi nel gruppo, trovare una strategia
per misurare nel modo più corretto possibile l'altezza
di un'aula. |
Coinvolgimento allievi |
aspetti relazionali e comportamentali:
tra gli obiettivi dell'attività sperimentata in
precedenza vi era quello di verificare/incrementare la
partecipazione dei bambini alle discussioni. [...] Ora,
sperimentando un approccio diverso, più concreto, mi
propongo di verificare se anche chi solitamente non
interviene è in grado di raccontare, magari con l'aiuto
dei compagni, quello che ha fatto il suo gruppo, quali
procedure ha utilizzato per misurare e perché le ha
scelte, quali difficoltà ha incontrato...
aspetti cognitivi e conoscitivi:
[...] la ricerca della strategia è stato il primo
problema da affrontare [...] Una volta scelta la
strategia ogni gruppo ha dovuto: effettuare la
misurazione controllando che la procedura scelta fosse
applicata correttamente in modo da ridurre il più
possibile i margini di errore, cercare di superare le
eventuali difficoltà, arrivare a un risultato,
registrarlo correttamente, esporre agli altri gruppi il
proprio lavoro, confrontare i propri risultati con
quelli degli altri. |
Coinvolgimento docente |
nella preparazione del materiale:
l'attività non ha richiesto un lavoro impegnativo da
questo punto di vista.
nella conduzione dell'attività:
durante l'attività dei gruppi sono intervenuta per dare
suggerimenti, correggere procedure errate, dare supporto
di tipo pratico, validare strategie e risultati...
Non sono mai intervenuta per risolvere conflitti o
correggere comportamenti sbagliati. Siccome tutto si è
svolto in un clima sereno e operoso, sono stata
tollerante nei confronti di una situazione nel complesso
piuttosto rumorosa e movimentata.
nelle modalità di restituzione e/o valutazione con
gli alunni:
a conclusione dell'attività ogni gruppo ha presentato
alla classe un breve resoconto del proprio lavoro; in
questa fase ho svolto un ruolo di conduzione, dando la
parola ai delegati dei vari gruppi e a chi chiedeva di
intervenire, ponendo domande o intervenendo per rendere
le spiegazioni più chiare e complete, per validare i
risultati, per indurre i bambini a riflettere sugli
aspetti critici del lavoro, per esprimere apprezzamento
sull'attività e sui risultati...
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Dal Diario di bordo |
[...] Per concludere, coinvolgere gli
alunni in un'esperienza di tipo pratico ha alzato il
livello della partecipazione e l'ha estesa alla totalità
della classe, se non per tutta la durata dell'attività,
almeno nella fase della misurazione (ciò è emerso anche
dalle schede di feedback proposte agli alunni), inoltre,
la necessità di trovare soluzioni non canoniche al
problema posto è stato un elemento forte di motivazione
per tutti i bambini.
Aver affidato il ruolo di capigruppo alle bambine più
timide e riservate le ha rese in qualche modo
protagoniste anche agli occhi dei compagni; tutte si
sono impegnate ad esporre i risultati del lavoro fatto
anche se con esiti diversi. Non so se migliorerà la loro
capacità di intervenire negli scambi verbali tra
compagni, di sicuro, almeno in questo caso, sono
riuscite a vincere l'atteggiamento di ritrosia e di
rinuncia che abitualmente manifestano. |
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Orsi |
infanzia |
primaria - III |
secondaria I° grado |
lavoro a coppie/gruppi |
discussione guidata |
Fase I titolo |
: Lavoro cooperativo a coppie, dal titolo
“La misura del contorno delle figure” |
Punti di
forza/debolezza |
- Portare gli alunni alle conclusioni
facendoli ragionare e senza dare per scontato nessun
concetto, anche semplice.
- L’apparente “non giudizio” dell’insegnante favorisce
la libertà di dire davvero ciò che pensano e anche i
bambini più timidi “osano” qualcosa in più. |
Un lavoro di questo tipo richiede molto tempo, sia come
programmazione che come svolgimento. |
Fase II fattore di miglioramento |
Ho cambiato la disposizione dei gruppi
(non avendo rilevato particolari problemi durante la
prima sperimentazione, il cambiamento non è stato
introdotto in un’ottica di miglioramento, ma per provare
una nuova metodologia d’intervento) |
Coinvolgimento allievi |
entrambi: ho
cercato di lasciare agli alunni più autonomia, sia nella
formazione del
gruppo, sia nella scoperta di ciò che era il mio
obiettivo |
Coinvolgimento docente |
nelle modalità di restituzione e/o
valutazione con gli alunni: osservazione del lavoro
degli alunni |
Dal Diario di bordo |
Come si evince dalle schede di feedback,
gli alunni rispondono sempre in modo molto positivo a
questo tipo di lavoro ed anche il numero esiguo di
bambini ne favorisce lo svolgimento.
Dal mio punto di vista, resta però un lavoro dispendioso
come tempo impiegato, sia a livello di programmazione
sia di somministrazione; non sempre (soprattutto in
questo periodo scolastico) è possibile dedicare così
tanto tempo ad una esperienza, che poi deve essere
ancora affrontata singolarmente dagli alunni, esercitata
e valutata con prove di attuazione e comprensione.
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Maggi |
infanzia |
primaria - III |
secondaria I° grado |
lavoro a coppie/gruppi |
discussione guidata |
Fase I titolo |
Nel mondo delle misure - “ALLA SCOPERTA
DEL METRO” |
Punti di
forza/debolezza |
- clima disteso e rilassato |
- qualcuno approfitta del clima un po'
disteso per “divagare”. |
Fase II fattore di miglioramento |
Il cambiamento che decido di attuare è
orientato agli allievi e riguarda, in particolare,
aspetti relazionali e comportamentali. A differenza
della scorsa esperienza, infatti, nella quale avevo
deciso io i gruppi e assegnato loro i ruoli, permetto
agli alunni di raggrupparsi come vogliono, dando come
unico vincolo quello del numero ( 4 persone per gruppo).
Con questa nuova attività prevedo, comunque, che gli
alunni arrivino anche a nuovi aspetti cognitivi e
conoscitivi, poiché auspico che possano rendersi conto
della necessità di avere a disposizione, oltre al metro,
anche altre unità di misura che possano rilevare
lunghezze più piccole. |
Coinvolgimento allievi |
Coinvolgimento docente |
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Dal Diario di bordo |
Sinceramente, non sono certa di aver
ottenuto un reale “miglioramento” nell'attuazione di
questo secondo lavoro. Personalmente ritengo che
l'attività sia stata abbastanza “faticosa” e non abbia
realizzato ciò che speravo: cioè un reale spirito di
collaborazione ed aiuto reciproco. Gli alunni mi sono
sembrati più attenti a cogliere eventuali errori dei
compagni che non di offrire loro un aiuto concreto.
Nonostante tutto, però, le schede di feedback mi hanno
restituito un'impressione totalmente diversa.
I bambini sono molto coinvolti dal lavoro
di gruppo, tutti dicono che gli è piaciuto perché è
stato divertente. Solo in un caso è stato espresso un
parere negativo. La maggioranza è certa di aver dato un
buon contributo al gruppo e di aver ricevuto l'aiuto
necessario. [...]
Una cosa è certa: il lavoro di gruppo si deve coltivare
poco alla volta, ai bambini comunque piace, ma, perché
sia proficuo, occorre che diventi una pratica frequente.
Mi impegnerò in tal senso! |
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Gatti |
infanzia |
primaria -V |
secondaria I° grado |
lavoro a coppie |
discussione guidata |
Fase I titolo |
“Come si misura il piano della cattedra?”
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Punti di
forza/debolezza |
Gli alunni sono più
interessati e coinvolti, partecipano in modo attivo e
intervengono per risolvere problemi.
Quasi tutti appaiono attenti e concentrati. E’ piaciuto
lavorare insieme.
Gli alunni in difficoltà sono più collaborativi.
L’alunno DSA si distrae meno e sembra divertirsi.
|
Nella discussione alcuni non
rispettano il proprio turno e non lasciano spazio ai
compagni.
Nel lavoro a coppie un alunno vuole operare da solo
perché il compagno è troppo lento e lui vuole concludere
prima degli altri.
Il bambino DSA crea un po’ di disturbo, non riesce a
stare fermo, a volte diventa aggressivo e non accetta i
suggerimenti dell’insegnante. |
Fase II fattore di miglioramento |
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Coinvolgimento allievi |
|
Coinvolgimento docente |
|
Dal Diario di bordo |
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Bianchi Giacobone |
infanzia |
primaria - III/IV |
secondaria I° grado- |
lavoro di gruppo |
discussione guidata |
Fase I titolo |
-domande con informazioni inserite in
tabella
-interpretazione di situazione reale
-ricavare informazioni da diversi registri
-giustificare le risposte |
Punti di
forza/debolezza |
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Fase II fattore di miglioramento |
Abbiamo rilevato che nonostante i
risultati siano stati positivi (4 gruppi su 5 hanno
svolto correttamente la prova ) l’argomentazione è stata
il punto debole per i nostri alunni, infatti dare una
risposta e articolare un’argomentazione sono attività
diverse .
Sappiamo che la richiesta argomentativa delle Prove
Invalsi sono previste dalla classe quinta ma
a nostro avviso è necessario avviare fin dal primo anno
della scuola Primaria l’attività di argomentazione
scritta. |
Coinvolgimento allievi |
Coinvolgimento docente |
Dal Diario di bordo |
Utile in questa fase laboratoriale è
stato il coinvolgimento di tutti gli alunni che hanno
contribuito alla risoluzione del problema (a differenza
della prima attività che vedeva solo gli alunni
particolarmente intraprendenti protagonisti ) ..
L’attività proposta è stata significativa in quanto ci
ha permesso di avviare un percorso di “educazione
all’argomentazione”.
Al termine abbiamo confrontato i lavori e costruito un
cartellone dove sono stati affissi i risultati e le
argomentazioni prodotte dai ragazzi. |
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Bracco |
infanzia |
primaria |
secondaria I° grado- I |
lavoro di gruppo |
discussione guidata |
Fase I titolo |
I triangoli, misure perimetri e problemi |
Punti di
forza/debolezza
I FASE |
aiuto reciproco:
tutti possono dare (e ricevere) un aiuto o un consiglio
utile agli altri componenti del gruppo
lavorare in piccolo gruppo è gratificante: i
ragazzi si ascoltano attivamente, si confrontano,
mostrano interesse per le idee e le strategie dei
compagni, apprezzano la preparazione e le conoscenze di
alcuni e le utilizzano insieme per collaborare.
lavorare in gruppo risulta più facile: si sentono
più sicuri nell’esposizione e si sentono più rassicurati
nel mettere in atto strategie condivise
risultati migliori: fanno meno errori e
acquisiscono meglio i concetti
incremento della motivazione: ci si sente più ascoltati,
utili e si ha la percezione di imparare di più
socializzazione: i ragazzi interagiscono tra loro
e familiarizzano anche con i compagni meno conosciuti
lavorare in gruppo risulta più divertente: stanno
in compagnia, sono più coinvolti e sereni
- si impara ad andare più
d’accordo |
difficoltà a farsi ascoltare:
i componenti del gruppo non fanno nulla di quello che
propone il compagno
percezione di essere fuori dal contesto del gruppo:
ad esso non viene assegnato nessun ruolo e svolge il
lavoro da solo
si crea attrito tra compagni: chi lavora
passivamente è percepito dai compagni come chi non fa
nulla
|
Fase II fattore di miglioramento |
gli alunni svolgono un’attività in
piccolo gruppo come nella precedente esperienza, ma con
il criterio di formazione dei gruppi diverso. Inoltre,
sulla base di ciò che era emerso durante la discussione
del gruppo di matematica relativo alle prove invalsi,
gli alunni hanno effettuato un’attività di comprensione
del testo e risoluzione di problemi riguardante
l’argomento prescelto (la misura) invece che di
acquisizione di nuovi concetti. |
Punti di
forza/debolezza
II FASE |
tutti hanno dato un contributo al
gruppo: nello svolgere il ruolo di coordinatore per
risolvere un esercizio ognuno ha proposto la propria
strategia e discusso su quella proposta dagli altri,
sentendosi parte attiva
- aiuto reciproco: tutti possono dare (e
ricevere) un aiuto o un consiglio utile agli altri
componenti del gruppo
- lavorare in piccolo gruppo è gratificante: i
ragazzi si ascoltano attivamente, si confrontano,
mostrano interesse per le idee e le strategie dei
compagni, apprezzano la preparazione e le conoscenze di
alcuni e le utilizzano insieme per collaborare.
- lavorare in gruppo risulta più facile: si
sentono più sicuri nell’esposizione e si sentono più
rassicurati nel mettere in atto strategie condivise
- risultati migliori: fanno meno errori e
acquisiscono meglio i concetti
- incremento della motivazione: ci si sente più
ascoltati, utili e si ha la percezione di imparare di
più
- socializzazione: i ragazzi interagiscono tra
loro e familiarizzano anche con i compagni meno
conosciuti
- lavorare in gruppo risulta più divertente:
stanno in compagnia, sono più coinvolti e sereni
|
- si crea attrito tra compagni:
chi non svolge il ruolo in modo appropriato è percepito
dai compagni come chi non fa nulla per il gruppo
- non si collabora positivamente: i compagni di
gruppo si aspettano da chi ha il ruolo di coordinatore
la risoluzione dell’esercizio che è il responsabile
dell’insuccesso di tutti.
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Coinvolgimento allievi |
. è orientato agli allievi e riguarda: i
gruppi sono formati per livelli omogenei di
apprendimento e i ruoli dati dall’insegnante ruotano in
successione a ogni esercizio in modo che a turno tutti
li interpretino.
aspetti relazionali e comportamentali: in questa esperienza ho tenuto
conto maggiormente degli aspetti relazionali e del
comportamento di ciascun alunno nella scelta dei
componenti di ciascun gruppo, per evitare che alcuni
ragazzi più esuberanti prevarichino su compagni più
timidi e introversi; ho poi dato pochi ruoli, ma più
esercizi in modo che nello svolgere ogni esercizio
ciascuno assuma un ruolo attivo nel gruppo
aspetti cognitivi e conoscitivi: Dalla discussione e correzione dei
risultati ottenuti da ciascun gruppo è emerso che hanno
imparato quanti e quali dati sono indispensabili per far
costruire un triangolo prescelto, a sviluppare strategie
di risoluzione a partire dalla richiesta del problema, a
scrivere i dati in modo corretto con linguaggio
matematico.
entrambi: il criterio dei livelli omogenei di apprendimento e gli aspetti
relazionali mi hanno permesso di formare gruppi che
hanno lavorato in modo diverso e abbastanza efficace per
tutti, anche se il gruppo con livello più scarso ha
dimostrato poca autonomia e difficoltà nell’organizzare
la discussione tra loro e con poco rispetto dei ruoli,
perciò è stato necessario un costante aiuto da parte
dell’insegnante per compensare la scarsa autonomia di
questi alunni. |
Coinvolgimento docente |
nella preparazione del materiale:
ho strutturato il lavoro con attività sulla creazione di
dati necessari a far costruire ad altri la figura
stabilita, attività di uso e comprensione del linguaggio
matematico e attività di risoluzione di problemi sulla
misura, scegliendo un numero di esercizi che permette a
ciascun alunno di assumere in successione un ruolo
diverso nel gruppo.
nella conduzione dell'attività: ho lasciato
lavorare gli alunni in modo autonomo e intervenendo solo
su richiesta
nelle modalità di restituzione e/o valutazione con gli alunni: nella
discussione effettuata per correggere e valutare il
lavoro di gruppo sono emerse le difficoltà relative a
utilizzare il linguaggio matematico. Il gruppo di
livello più alto è quello che ha saputo realizzare il
lavoro più appropriato e che conseguentemente ha minore
difficoltà nella comprensione.. |
Dal Diario di bordo |
raccolti in questa seconda esperienza,
emerge che tutti i punti di forza della prima esperienza
sono stati mantenuti e riproposti da quasi tutti gli
alunni, così come i comportamenti positivi.
I punti di debolezza e le difficoltà maggiori sono state
espresse dal gruppo di livello con difficoltà, che ha
avuto scarsa autonomia e ha dimostrato un atteggiamento
critico nei confronti di chi non ha prodotto
correttamente la propria parte, non facendo terminare
gli esercizi della scheda, invece di usare una maggiore
collaborazione. E’ quindi opportuno che, nei futuri
lavori di gruppo gestiti come in questa esperienza,
l’insegnante segua con continuità il gruppo più debole
per provvedere a alla gestione del lavoro supportando
gli alunni con scarsa autonomia. |
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